Riceviamo e volentieri diffondiamo.
Lettera aperta all’amministrazione comunale di Mogliano Veneto, alle diocesi di Treviso e Vittorio veneto, ai media.
Mogliano veneto 26 giugno 2011
Non è sfuggito a nessuno in questi giorni a Mogliano, che gli ultimi tagli alla spesa sociale decisi dalla nostra amministrazione colpiranno in modo “brutale” le famiglie numerose.
Di seguito riportiamo un riassunto degli aumenti di spesa previsti dall’approvazione di questo bilancio:
- Trasporto scolastico. L’aumento della contribuzione da parte delle famiglie al 50% con 3 o più figli;
- Refezione scolastica. Eliminazione dello scaglionamento delle riduzioni in percentuale al numero dei figli frequentanti. L’aggravio può raggiungere il 200% con tre figli. Altrettanto grave risulta l’applicazione di tali aumenti in maniera indipendente dal numero di rientri effettuati dai bambini e dunque dai pasti
- Terzo rientro. La riduzione dei fondi previsti di più del 50% e l’imposizione dei criteri di applicazione ai Circoli Didattici pesa ulteriormente in maniera consistente – 33% per ciascun figlio che ne usufruisce – sulle famiglie ed in particolare su quelle del I° Circolo Didattico
- Preaccoglienza. Anche in questo caso l’azzeramento previsto dei fondi si tradurrà in una ricaduta pari al 33% per ciascun figlio che ne usufruisce. Non viene considerato in alcun modo il fatto che, trattandosi di un servizio legato alle disponibilità dei genitori, colpirà in maniera tanto più grave quanto maggiore è il numero di figli in età scolare
Nel complesso si tratta di manovre che colpiranno in maniera pesantissima i servizi all’educazione obbligatoria mettendo a rischio addirittura, almeno in taluni casi, l’adempimento dell’obbligo.
La risposta del Comune è stata l’istituzione di un fondo di circa 50 mila euro per le famiglie”disagiate”… ( a cui tra l’altro il Sindaco non vorrebbe neppure farci partecipare per la definizione dei criteri! )
NOI NON SIAMO DISAGIATE, MA FAMIGLIE NUMEROSE!
Chi conosce il nostro operato sa bene quanto ci teniamo a questa distinzione.
Nelle nostre piccole comunità domestiche applichiamo la SOBRIETA’ come stile di vita nei consumi ( non sprechiamo, ricicliamo, ci accontentiamo…), ma spesso questa è insidiata da un fisco iniquo, che applica tariffe penalizzanti per le famiglie numerose, favorendo invece le coppie senza figli, se non i single, e da una bollettazione dei servizi essenziali che ci pone sempre nelle fasce di più alto consumo e quindi molto onerose finanziariamente.
I Comuni invece hanno nella loro disponibilità di ovviare a queste scelte inique con tariffazioni ai servizi scaglionate in base al numero di figli, senza far ricadere la scelta di avere una famiglia numerosa nella fascia “ disagiata” per principio, per poter poi accedere a fondi speciali.
Ribadiamo con forza che:
La famiglia è una risorsa insostituibile di coesione sociale, fiducia e sviluppo economico per il “sistema Italia”.
Il Forum delle associazioni familiari su questo punto ha sostenuto fin dall’inizio la necessità di un doppio riconoscimento: da un lato la centralità della famiglia come istituzione di bene comune socialmente rilevante (art. 29 della Costituzione, “società naturale fondata sul matrimonio”), dall’altro il necessario sostegno ai suoi compiti e funzioni sociali, in primo luogo attraverso la leva fiscale, ma anche con azioni di tutela della vita, di sostegno alle responsabilità educative, di conciliazione famiglia-lavoro, di promozione per le giovani coppie.
A livello nazionale si è proposto il “fattore famiglia”, capace di costruire un sistema finalmente equo per le famiglie con carichi familiari, anche in questo caso a partire dal dettato costituzionale (artt. 30 e 31, ma soprattutto l’art. 53, “tutti sono chiamati a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”) e capace di valorizzare il grande dibattito sul quoziente familiare oggi in corso, superandone i limiti.
Il “fattore famiglia” modifica l’attuale sistema facendo sì che a parità di reddito, una famiglia con tre figli paghi molte meno tasse rispetto ad una famiglia che non ha figli; esso può inoltre riconoscere altri fattori di difficoltà familiare (quale, ad esempio, presenza di disabili), sostenendo così la famiglia nei suoi compiti di cura.
http://www.forumfamiglie.org/tema/Fisco/tema/Fattorefamiglia/116
TUTTE le riforme fiscali ( assazioni, tariffazioni etc..) tengono ormai conto in maniera esponenziale del numero dei figli e fissano addirittura in almeno 22.000 euro la soglia di sopravvivenza ISEE per le famiglie numerose.
Speriamo e chiediamo che anche a Mogliano torni ad essere così.
Ing. Lamon Disma e dr.ssa Marina Salvato in Lamon
(con Samuele, Nicolò, Sarah e Chiara Lamon )